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Visualizzazione dei post da 2020

Natale a casa: cosa guardare

  Questo 2020 sta giungendo al termine e il Natale è ormai alle porte. Dato che, purtroppo, vista la situazione, dovremo restare a casa...Cosa guardare durante questi giorni di festa? Per augurarvi buon Natale, ho fatto una piccola lista di film e serie che potrete vedere in questi giorni natalizi tra una fetta di panettone e l'altra!  1) Polar Express   Uno dei film d'animazione più belli in assoluto che parlano del Natale è sicuramente Polar Express , uscito nel 2004  diretto da Robert Zemeckis. Tratto dall'omonimo libro illustrato di Chris Van Allsburg, il film parla di un bambino che non crede in Babbo Natale. Dopo una meravigliosa avventura ricca di suspence e imprevisti, il bambino dovrà ricredersi. L'ho trovato davvero molto emozionante, consigliatissimo!  2) Klaus- I segreti del Natale   Un altro film d'animazione assolutamente da non perdere è Klaus- I segreti del Natale , uscito nel 2019 su Netflix, regia di Sergio Pablos. Jesper è figlio di una ricca fam

La regina degli scacchi

  Gli scacchi sono stati da sempre un gioco affascinante, uno sport strategico che ha appassionato gli amanti della logica. E anche la metafora degli scacchi viene usata spesso nel gergo comune, per non parlare nella letteratura. La nostra Alice di Lewis Carroll, parlo di Alice attraverso lo specchio del 1871, ha avuto un vero e proprio tête à tête con gli scacchi; infatti se il primo romanzo dell'autore si basa sulle carte, il secondo si è basato sul gioco degli scacchi. E quest'anno Netflix ci ha regalato un'altra Alice, tanto fantastica quanto problematica. Il 23 ottobre 2020 è stata distribuita, infatti, la miniserie ideata da Scott Frank, The queen's gambit , in italiano tradotta come La regina degli scacchi.  È tratta dal romanzo di formazione omonimo di Walter Trevis, pubblicato nel 1983. Se Alice ci ha portato in un mondo fittizio fatto di elementi fantastici, la nuova Alice è un personaggio immaginario che invece ha attraversato per noi il mondo reale, in part

Rubrica n.1 Pagine di serie. Serie o libri, questo è il problema!

   Immaginiamo sia sera, magari una sera invernale, e abbiamo con noi una tazza di tè fumante. Cosa scegliamo per rilassarci? Un libro o una serie? Un dilemma difficilissimo, potrei passare ore a pensarci e poi alla fine il tè sarà finito e io non avrò ancora scelto. Tempo fa questo problema non esisteva, si andava di libri. Non c'erano le piattaforme streaming che sfornavano serie ogni giorno come se fossero pagnotte, non c'era il computer o comunque non ha avuto fin da subito le stesse funzionalità di oggi. Il fenomeno delle serie tv, o meglio, della nascita dei "serializzati" è molto recente. Prima non esisteva il binge watching , adesso invece se piove e fa freddo si può maratonare forte anche in compagnia, restando persino ognuno a casa propria grazie ad estensioni come quella di Netflix, Netflix Party. L'avete già provata? Comunque, davanti all'indecisione, resto indecisa. Sì, non vi posso dare una soluzione. Se siete dei lettori e al contempo dei serial

Bly Manor, il dolore di una perdita

  Bly Manor è il sottotitolo della seconda stagione della serie horror The Haunting , la cui prima stagione è intitolata Hill House (vi consiglio di recuperare l'articolo che abbiamo pubblicato a riguardo, lo trovate qua ). È tratta dal racconto dell'orrore Il giro di vite ( The Turn of the Screw ), scritto da Henry James nel 1898. Distribuita su Netflix il 9 ottobre 2020, Bly Manor presenta un numero esiguo di episodi, essendo soltanto nove. Come la stagione precedente, racconta una storia di fantasmi, tuttavia il modo in cui lo fa risulta essere del tutto differente, nonostante ci siano chiaramente delle similitudini narrative con Hill House . Partiamo dalla trama. Ad una cena di prova per un matrimonio, una donna racconta alla coppia di sposi e agli altri invitati una storia di fantasmi che ha per protagonista un'istitutrice che si è trasferita a Londra dall'America. La donna trova lavoro presso una grande tenuta a Bly, in cui soggiornano due bambini, che sono a

Alguien tiene que morir

        Dal creatore di   La casa de las flores , Manolo Caro, è stata prodotta la miniserie ispano-messicana Alguien tiene que morir . Distribuita da Netflix, il 16 ottobre 2020, ha spopolato arrivando anche al primo posto tra le serie più viste sulla piattaforma stessa. C'è stata tantissima pubblicità per questa miniserie, anche grazie ad Ester Expósito , interprete di Cayetana Aldama, che ha messo moltissime storie a riguardo sul suo profilo instagram. Le aspettative, purtroppo, erano molto alte. Il cast è davvero grandioso, attori bravissimi hanno partecipato al progetto. Ciò che non mi ha convinto moltissimo è stata la storia e l'annesso finale. "Qualcuno deve morire" è la traduzione letterale del titolo di questa serie, e qualcuno è morto effettivamente nella serie, solo che in modo precipitoso e un po' troppo a caso. Ambientata nella Spagna franchista, narra le vicende di due giovani: Gabino Falcón ( Alejandro Speitzer ) e Lázaro ( Isaac Hernández ). Il p

Skam Italia

    Skam Italia è il remake italiano della webserie norvegese Skam. Ideata e diretta da Ludovico Bessengato, ha spopolato in tutto il mondo grazie a Netflix. Bisogna dire, infatti, che la serie è apparsa nel 2018, distribuita da Tim Vision ma, nel 2019, è stata cancellata. Grazie ai fan viene ripresa da Netflix, e da qui il boom mediatico. I fan volevano assolutamente vedere la stagione di Sana e sono stati accontentati! Si vocifera una quinta stagione, ma tutto è ancora da stabilire. Skam ha avuto numerosi remake e solo quello francese si è spinto fino alla sesta stagione discostandosi molto dall'originale. Perché Skam Italia ha avuto un grande successo? Ve lo spiego subito: drama adolescenziale, tematiche attuali del nostro Paese, attori alla mano che si son fatti amare fin da subito dal pubblico. Sono quattro stagioni per un totale di 42 puntate. Ogni stagione si incentra su di una tematica e su un protagonista, in particolare su una coppia. Ma andiamo per gradi.

La casa de las flores

Commedia drammatica messicana, La casa de las flores si presenta come una serie leggera e spassosa trattando temi attuali e vicini alla nostra quotidianità familiare. Ideata da Manolo Caro, è stata distribuita su Netflix nel 2018 e ha debuttato con la stagione finale nell'anno corrente. Ogni stagione è composta da una decina di puntate della durata di mezzora, vicina dunque allo stile delle sitcom. La serie è incentrata sulle vicende della famiglia de La Mora, una famiglia disfunzionale, piena di segreti. La famiglia de La Mora possiede da sempre una fioreria che sarà causa di problemi nel corso della storia.  Virginia de la Mora, interpretata da Veronica Castro , è la classica madre di famiglia che cerca di mantenere il controllo sui propri figli. Ernesto ( Arturo Ríos ), il marito, non le è molto fedele e infatti nel pilot si scopre appunto della sua doppia vita con un'altra donna. Paulina de la Mora, interpretata da Cecilia Suárez , è la primogenita ed è quella più

Siren, le dominatrici degli oceani

Siren è una serie statunitense che ha debuttato nel 2018 su Freeform. Ideata da Eric Wald e Dean White, è un mix perfetto tra fantasy, thriller e drama. Dimentichiamoci le sirene bellissime e gentili di H2O , diciamo addio ad Ariel, la nostra Sirenetta disneyana. Siren ci mostra le sirene come una specie ibrida che ha comportamenti più vicini a quello del mondo animale piuttosto che a quello umano. Insomma, riprende il mito delle sirene omeriche che con il loro canto sono pronte ad ingannare i pescatori, i marinai, per poi sbranarli. Le sirene vivono in branco, hanno i loro costumi e tradizioni, i loro modi gestuali di comunicare, sono a tutti gli effetti una comunità. L'originalità è sicuramente quella di trattare questi esseri marini a discapito di vampiri e licantropi ampiamente protagonisti di tantissimi altri teen drama. In un mondo fortemente matriarcale, le dominatrici dell'oceano in questa serie si ritrovano di fronte ad un tema caro agli ecologisti, e in realtà

Unbelievable: non ti crediamo

Miniserie statunitense, Unbelievable è stata rilasciata nel 2019 sulla piattaforma Netflix con le sue otto puntate. Tratta da una storia vera, difatti è una miniserie drammatica e biografica, si basa sulla segnalazione di una serie di  stupri compiuti nello stato di Washington e in Colorado che in seguito sono stati uniti in un libro di saggistica dal titolo A False Report : An Unbelievable Story of Rape , scritto da Ken Armstrong and T. Christian Miller.  Susannah Grant è la creatrice, la produttrice e la sceneggiatrige di questa miniserie. Racconta la storia di Marie Adler ( Kaitlyn Dever ), una ragazzina che nel 2008, a Lynnwood, ha subito una violenza sessuale e che dopo aver denunciato il fatto alla polizia non è stata creduta. Il motivo è piuttosto semplice: niente prove sulla scena del crimine. Se si aggiunge anche il fatto che Marie sia una ragazzina problematica, che è stata sbattuta in diverse case famiglia fin da piccola, crederle sempre impossibile agli agenti. Co

Hill House: l'incubo divenuto realtà

The Haunting of Hill House è concepita come una serie antologica, creata da Mike Flanagan, in cui ogni stagione si basa su un differente racconto o romanzo horror. Nel 2018 è stata distribuita la prima stagione su Netflix, in seguito è stata rinnovata per altre due che avranno rispettivamente i titoli Bly Manor e Midnight Mass , con la prima che verrà rilasciata quest'anno, anche se non si conosce la data esatta. In ogni caso, Hill House si ispira al celebre libro di genere horror di Shirley Jackson, L'incubo di Hill House , pubblicato per la prima volta nel 1959. La trama di fondo è molto semplice: troviamo una famiglia, composta dai signori Crain e dai cinque figli di cui due gemelli, legata dal fato ad una casa infestata dai fantasmi; vivere in quella dimora, seppur per un breve periodo, ha cambiato per sempre il loro destino, o forse lo ha compiuto in un certo senso. Le loro storie ci permettono di conoscere quali sono state le r

Hunters: a caccia di nazisti

Il 21 febbraio 2020 è stata distribuita su Amazon Prime Video la serie tanto attesa, Hunters . L'ideatore, David Weil, si è ispirato ai racconti della nonna sopravvissuta all'Olocausto, pertanto è toccato da vicino, seppur indirettamente, dal dramma della Shoah. La serie, composta da dieci puntate, non è nata con l'intento di essere storica. Si parte da fatti storici davvero avvenuti per poi raccontare tutt'altro con la propria immaginazione. Difatti è stata accusata di non riprendere la veridicità dei fatti e soprattutto di aggiungere torture di cui non ci sono state prove attendibili. Le accuse sono state mosse direttamente dall'Auschwitz Memorial Museum. La tortura incriminate è la scacchiera umana ed è stata criticata perché, con tutti gli orrori avvenuti nei campi di concentramento, aggiungerne altri non sembrava necessario. Probabilmente la scacchiera è solo un simbolo, perché tutto gira intorno alla scacchiera, anche la sigla iniziale. Sono tutti dell

Insatiable

Insatiable è una serie adolescenziale statunitense distribuita sulla piattaforma Netflix dal 2018 con la prima stagione composta da 12 puntate, mentre la seconda uscita nel 2019 avente 10 puntate. Questa serie ha sollevato un gran polverone per il tema scelto e più che altro per il modo in cui è stato trattato. Difatti è stata accusata di fat-shaming. In realtà bisogna dire che comunque è black humor , non ci si può aspettare da una commedia nera un approfondimento serioso su un argomento particolare. Resta in ogni caso, come fine proposto dalla serie, la comicità. Usando sicuramente un tema importante quale l'aspetto fisico, Insatiable tenta di far riflettere e allo stesso tempo di far ridere. Il problema è che forse il momento riflessivo è totalmente offuscato dall'ilarità. Sarà per questo che ha ricevuto molte controversie e più volte l'ideatrice Lauren Gussis si è dovuta difendere da innumerevoli accuse. Inoltre Netflix ha deciso di cancellare Insatiable so

How I met your mother

Al settantesimo Festival di Sanremo tenutosi all'Ariston dal 4 all'8 febbraio, i Pinguini Tattici Nucleari si sono classificati al terzo posto con il brano Ringo Starr , omaggio al batterista dei Beatles, Ringo Starr. Questa canzone ha spopolato, è stata amata da tutti e in particolar modo dagli amanti di film e serie tv. Le numerose citazioni hanno fatto subito concentrare su di essi l'attenzione, anche da parte di chi il Festival non l'ha seguito. Ed è stato subito un riprendere la frase del brano "Tu eri Robin, poi hai trovato me. Pensavi che fossi il tuo Batman ma ero solo il tuo Ted" per chi con How I met your mother praticamente ci è cresciuto. Infatti il bellissimo gioco di parole, o meglio di nomi, ha unito insieme il famoso supereroe della DC, Batman, e Ted. Il collante? Robin! Nel primo caso è l'assistente di Batman,  nel secondo è riferito a  Robin Scherbatsky, una delle protagoniste della sitcom. Come non amare questo riferimento? Tutti