Skam Italia è il remake italiano della webserie norvegese Skam.
Ideata e diretta da Ludovico Bessengato, ha spopolato in tutto il mondo
grazie a Netflix. Bisogna dire, infatti, che la serie è apparsa nel
2018, distribuita da Tim Vision ma, nel 2019, è stata cancellata. Grazie
ai fan viene ripresa da Netflix, e da qui il boom mediatico. I fan
volevano assolutamente vedere la stagione di Sana e sono stati
accontentati! Si vocifera una quinta stagione, ma tutto è ancora da
stabilire. Skam ha avuto numerosi remake e solo quello francese si è spinto fino alla sesta stagione discostandosi molto dall'originale. Perché Skam Italia
ha avuto un grande successo? Ve lo spiego subito: drama adolescenziale,
tematiche attuali del nostro Paese, attori alla mano che si son fatti
amare fin da subito dal pubblico. Sono quattro stagioni per un totale di
42 puntate. Ogni stagione si incentra su di una tematica e su un
protagonista, in particolare su una coppia. Ma andiamo per gradi.
Prima stagione: la protagonista è Eva Brighi (Ludovica Martino) insieme al suo storico fidanzato Giovanni Garau ( Ludovico Tersigni).
Attraverso un percorso fatto di gelosie, incomprensioni e insicurezze,
la ragazza trova il suo punto di forza nelle sue nuove amiche: Eleonora,
Silvia (Greta Ragusa), Federica (Martina Lelio) e Sana. La storia tra Giovanni ed Eva non avrà risvolti felici, però è tutto da vedere.
Niccolò e Martino (Rocco Fares e Federico Cesari) |
Terza stagione: è la stagione dedicata ad Eleonora Sava (Benedetta Gargari). Eleonora è una ragazza spigliata e molto intelligente, però è una ragazza molto fragile sebbene sappia nasconderlo. Difatti vive sola con il fratello, la lontanaza dei genitori grava su questa ragazza grintosa e sfacciata. Si innamora del belloccio di turno, Edoardo Incanti ( Giancarlo Commare). Può sembrare la classica storia tra il figo della scuola e la ragazza che lo snobba all'inizio per poi cascarci, ma non è del tutto così. Eleonora ed Edoardo ci regalano i momenti più romantici della serie, una storia che si snocciola per le prime stagioni e sboccia solo nella terza. Affronta il tema della pedopornografia in maniera non troppo pesante però comunque ne mostra gli aspetti. Purtroppo la Gargari non ha preso parte alla quarta stagione, è stata solo una guest star per motivi suoi personali e lavorativi, e personalmente mi è mancata!
Quarta stagione: la protagonista indiscussa è Sana Allegui ( Beatrice Bruschi). La coralità della serie si perde molto in questa stagione, vedremo una Sana molto isolata e piena di insicurezze. Ha sempre avuto un carattere forte, la nostra Sana. Sempre sarcastica, risoluta. Ma vedremo molti aspetti che riguardano il suo credo, di come si sente a non poter fare ciò che fanno tutte le altre ragazze . L'interpretazione della Bruschi è stata magnifica, si vede che dietro c'è stato tanto studio e dedizione. Non a caso in diverse interviste ha affermato di aver letto il Corano e di aver portato a spasso il suo cane con il velo, così da provare le stesse emozioni del personaggio che ha interpretato in questi quattro anni. Posso dire che è stato davvero un quadro molto dettagliato sulla comunità musulmana in Italia, oltre ad una vera e propria campagna contro l'ignoranza e i pregiudizi. Mi ha colpito moltissimo, a tal proposito, il discorso tra Martino e Sana preso dalla 4x07 qui sotto riportato:
Martino : « Noi tante cose non le sappiamo, nessuno ce le spiega [...]. Tipo che ne so del perché tu metti il velo se non me lo dici? Io, poi, non te lo chiedo perché ho sempre paura di fare delle gaffe con te. Ma io ancora non so se dire musulmano o islamico o arabo. Non so se posso darti un bacio per salutarti. Non so se posso baciare Nico davanti a te. Non so se posso dire c**** davanti a te o ti offendi. Non le so queste cose. Poi, se qualcuno te le chiede ti innervosisci subito. »
Sana: «Io mi innervosisco perché sono domande stupide.»
Martino: «Perché pensi che i miei amici non facciano un sacco di domande stupide a me?[...] Però se io ogni volta non mi mettessi lì a spiegare la differenza tra transessuale e gay, Luchino sarebbe ancora convinto che io voglio diventare donna. [...] Se noi vogliamo fargli capire le nostre differenze dobbiamo dare delle risposte intelligenti alle loro domande stupide. Perché, così, altrimenti loro si daranno risposte stupide alle loro domande stupide da soli e non ci capiremo mai.»
Con questo pezzo riportato quasi per intero, invito alla riflessione, al dialogo, e al non aver paura di far domande all'apparenza stupide perché, in realtà, i nostri dubbi possono essere colmati e le barriere create dalle differenze potranno essere abbatute.
E per oggi è tutto!
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