Passa ai contenuti principali

Insatiable





Insatiable è una serie adolescenziale statunitense distribuita sulla piattaforma Netflix dal 2018 con la prima stagione composta da 12 puntate, mentre la seconda uscita nel 2019 avente 10 puntate. Questa serie ha sollevato un gran polverone per il tema scelto e più che altro per il modo in cui è stato trattato. Difatti è stata accusata di fat-shaming. In realtà bisogna dire che comunque è black humor, non ci si può aspettare da una commedia nera un approfondimento serioso su un argomento particolare. Resta in ogni caso, come fine proposto dalla serie, la comicità. Usando sicuramente un tema importante quale l'aspetto fisico, Insatiable tenta di far riflettere e allo stesso tempo di far ridere. Il problema è che forse il momento riflessivo è totalmente offuscato dall'ilarità. Sarà per questo che ha ricevuto molte controversie e più volte l'ideatrice Lauren Gussis si è dovuta difendere da innumerevoli accuse. Inoltre Netflix ha deciso di cancellare Insatiable solo dopo sue stagioni, non c'entrano molto gli ascolti ma quanto la serie abbia suscitato critiche non indifferenti. Il pubblico non ha apprezzato infatti la comicità nera, probabilmente perché non è riuscito a cogliere la sottile critica che questa serie porta avanti. La protagonista, Patty Bladell (Debby Ryan), è una ragazza in sovrappeso che dopo un incidente alquanto assurdo, dimagrisce e diventa bellissima. Patty è stata bullizzata per il suo aspetto fisico, ha ricevuto epiteti poco carini per quei chili in più. Una volta diventata magra e bellissima, ovviamente ottiene la popolarità e non solo, inizia a concorrere nei concorsi di bellezza ricevendo numerose vittorie. Sicuramente parte da una sovversione dei canoni odierni per parlare del proprio corpo. Nell'era dei social il fisico è diventato un vero tormento. Chi ha quei chili in più si sente a disagio rispetto agli altri che magari postano foto in bikini o in costume con un corpo da paura. 
 Le serie, dunque, indirizzano il loro messaggio ad accettare il proprio corpo, a non sentirsi in difetto per come si è. Il problema di Insatiable, agli occhi dei molti, è stato far vedere come una ragazza molto in carne sia diventata popolare e acclamata da tutti dopo aver perso peso, come se avesse voluto invogliare chiunque guardi la serie a dimagrire per essere al top. Purtroppo, e dico purtroppo perché è triste vedere che il nocciolo della questione non sia stato capito, non era questo il senso dello show. In evidenza c'è l'attaccamento di Patty al cibo, mangia perché sente che le manca qualcosa. Una reazione piuttosto comune e non sempre comprensibile a primo acchitto. Patty soffre per l'abbandono del padre, per la madre abbastanza assente, e questo vuoto che sente prova a riempirlo con il cibo. Non si capisce subito questo problema, si snocciola nel corso delle due stagioni. Ed è proprio l'inconscio di Patty che ce lo dice, attraverso l'esternazione dei suoi pensieri fuori campo. Attraverso la commedia si cerca mostrare le conseguenze del fat-shaming, non si cerca di sbeffeggiarlo. Inoltre bisogna scoccare una freccia su un altro punto a favore, ossia il fatto che Patty continua a vedersi "ripugnante" nonostante sia, ormai, una modella. Tutti gli insulti che le sono stati rivolti l'hanno resa insicura, inadatta. Insatiable si propone di spiegarci tra le risate che il numero segnato sulla bilancia è solo un numero, ciò che conta davvero è il carattere, la personalità, il nostro io interiore, per così dire. Pur vero è che ci sono molti cadaveri, certe scene sfiorano l'assurdo, e in più non sempre si riesce a compredere se Patty sia semplicemente sfigata o davvero un'assassina, chi ha seguito la serie capirà. Il punto di domanda che sovente sorge è proprio questo: le morti casuali dovute in qualche modo a Patty la rendono una killer o è scagionata da queste accuse? Non si troverà risposta data la fine della serie in un modo così aperto. Posso solo dire "ai telespettatori l'ardua sentenza"(semicit.). Oltre alla tematica del fisico e dell'alimentazione, si aggiunge anche la sessualità poliamorosa, i tradimenti, le dinamiche degli adulti, e la dipendenza dall'alcol con il personaggio di Magnolia ( Erinn Westbrook). Un mix coinvolgente per chi apprezza questo tipo di comicità. Il cast è, comunque, fantastico. Partendo da Alyssa Milano nei panni di Coralee Huggens-Armstrong,  Dallas Roberts in quelli di Robert "Bob" Armstrong Jr., Christopher Gorham in Robert "Bob" Barnard, le risate sono assicurate. Una serie da vedere senza pregiudizi, dove splatter, trash e black humor si incastrano perfettamente come pezzi di un puzzle. Voto: 8. 
E per oggi è tutto,
-A. List
P.s. siete bellissimi così come siete, lasciate perdere il fisico degli altri.

Commenti

Post popolari in questo blog

Hunters: a caccia di nazisti

Il 21 febbraio 2020 è stata distribuita su Amazon Prime Video la serie tanto attesa, Hunters . L'ideatore, David Weil, si è ispirato ai racconti della nonna sopravvissuta all'Olocausto, pertanto è toccato da vicino, seppur indirettamente, dal dramma della Shoah. La serie, composta da dieci puntate, non è nata con l'intento di essere storica. Si parte da fatti storici davvero avvenuti per poi raccontare tutt'altro con la propria immaginazione. Difatti è stata accusata di non riprendere la veridicità dei fatti e soprattutto di aggiungere torture di cui non ci sono state prove attendibili. Le accuse sono state mosse direttamente dall'Auschwitz Memorial Museum. La tortura incriminate è la scacchiera umana ed è stata criticata perché, con tutti gli orrori avvenuti nei campi di concentramento, aggiungerne altri non sembrava necessario. Probabilmente la scacchiera è solo un simbolo, perché tutto gira intorno alla scacchiera, anche la sigla iniziale. Sono tutti dell

How I met your mother

Al settantesimo Festival di Sanremo tenutosi all'Ariston dal 4 all'8 febbraio, i Pinguini Tattici Nucleari si sono classificati al terzo posto con il brano Ringo Starr , omaggio al batterista dei Beatles, Ringo Starr. Questa canzone ha spopolato, è stata amata da tutti e in particolar modo dagli amanti di film e serie tv. Le numerose citazioni hanno fatto subito concentrare su di essi l'attenzione, anche da parte di chi il Festival non l'ha seguito. Ed è stato subito un riprendere la frase del brano "Tu eri Robin, poi hai trovato me. Pensavi che fossi il tuo Batman ma ero solo il tuo Ted" per chi con How I met your mother praticamente ci è cresciuto. Infatti il bellissimo gioco di parole, o meglio di nomi, ha unito insieme il famoso supereroe della DC, Batman, e Ted. Il collante? Robin! Nel primo caso è l'assistente di Batman,  nel secondo è riferito a  Robin Scherbatsky, una delle protagoniste della sitcom. Come non amare questo riferimento? Tutti

Friends, non tramonta mai

Friends (reso graficamente come F•R•I•E•N•D•S ) è una di quelle sitcom intramontabili che hanno fatto praticamente la storia. Creata da David Crane e Marta Kauffman, è andata in onda dal 1994 al 2004 con un totale di 10 stagioni e 236 episodi. Come in ogni sitcom che si rispetti, ogni episodio ha una durata di venti minuti circa, la comicità è il centro della narrazione e ha i suoi luoghi del cuore, qui il Central Perk, la caffetteria punto di ritrovo degli amici, e gli appartamenti del palazzo nel West Village dove abitano alcuni protagonisti. Forse la comicità di Friends potrebbe non piacere a primo acchito o far desistere le nuove generazioni dal vederla, ma alla fine è davvero leggera e godibile, ed è impossibile non affezionarsi ai personaggi. Non c'è dubbio che questa sitcom abbia spiegato le ali a tutte le altre, ad How I met your mother (ne parlo qui ) o Scrubs e The Big Bang Theory. Infatti ci sono moltissime somiglianze, partendo dal gruppo di amici e dai luo